Venezia – L’architettura torna al centro. Alla Festa dell’Architetto 2025, ospitata a Ca’ Giustinian, i riconoscimenti del Consiglio Nazionale degli Architetti mettono al centro il valore della qualità progettuale per le città del futuro.
di Maria Laura Melis
Premio all’architettura
Si è svolta a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, la tredicesima edizione della Festa dell’Architetto, l’appuntamento annuale promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Un’occasione che celebra la qualità progettuale e riflette sul ruolo dell’architettura nella rigenerazione delle città e dei territori, tema portante dell’edizione 2025.
Il Premio “Architetto italiano” 2025 è stato assegnato allo studio milanese AMDL Circle, fondato da Michele De Lucchi, per il progetto “Gallerie d’Italia” di Torino. L’intervento ha trasformato gli spazi sotterranei di Palazzo Turinetti – un tempo archivi, caveau e sale riunioni – in un centro espositivo dedicato alla fotografia e alla videoarte. Un progetto, spiega la giuria, capace di coniugare raffinatezza, attenzione ai materiali e sensibilità nella reinterpretazione di ambienti storici in chiave contemporanea.
A ricevere il titolo di “Giovane Talento dell’Architettura italiana” 2025 è invece lo studio facchinelli daboit saviane per la Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado di Puos d’Alpago (Belluno). L’edificio, nato da un concorso promosso dal Comune, rappresenta un esempio virtuoso di architettura sostenibile e di rigenerazione territoriale: un investimento nella formazione come risposta concreta allo spopolamento delle aree montane.
Durante la cerimonia, il presidente del CNAPPC Massimo Crusi ha ricordato come la qualità progettuale debba essere considerata un pilastro per la crescita delle città e per affrontare i disagi sociali e urbani. “Ora che la rigenerazione urbana è tornata al centro del dibattito politico – ha sottolineato – serve ribadire che solo attraverso un progetto di qualità è possibile immaginare territori più giusti e sostenibili”.
La vicepresidente Alessandra Ferrari, responsabile del Dipartimento Cultura del CNAPPC, ha aggiunto: “L’architettura contribuisce a ridisegnare le basi stesse della società. Ogni progetto può includere o escludere, connettere o separare: è per questo che servono conoscenze multidisciplinari, una progettazione partecipativa e una legge che riconosca il valore dell’architettura come bene pubblico”.
Non sono mancate, inoltre, le Menzioni speciali: per il Premio “Architetto italiano” sono stati segnalati BALANCE Architettura con il progetto “Bicocca Superlab” a Milano e C&P architetti per “Hortus Conclusus” a Mestre; per la categoria “Giovane Talento”, riconoscimenti a zarcola architetti con “Casa Larun” a Tregnago (Verona) e FORM-A per “Boccaccio 164” a Sesto San Giovanni (Milano).
Venezia si riconferma crocevia di riflessioni e proposte sull’abitare contemporaneo, riaffermando il valore dell’architettura non solo come disciplina estetica, ma anche come strumento di rigenerazione culturale e sociale al servizio delle comunità.




