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Case popolari, troppa burocrazia digitale: chi chiede aiuto vuole più tempo per il bando Erp

bando

Venezia (sabato, 11 ottobre 2025) – C’è tempo fino al 15 ottobre per presentare domanda per il nuovo bando Erp del Comune di Venezia, che mette a disposizione 250 alloggi di edilizia residenziale pubblica. È il primo bando dopo quello del 2022, le cui graduatorie, tra l’altro, risultano ancora sospese, e proprio per questo in molti lo attendevano da tempo. Ma una decisione amministrativa rischia di complicare tutto: la domanda può essere inviata solo online.

Non tutti riescono a superare la burocrazia del bando online

In teoria, compilare un modulo online può sembrare semplice. Ma cosa succede quando non si ha un computer, una connessione stabile o le competenze per orientarsi tra credenziali e documenti digitali? È quello che sta accadendo a molte persone, soprattutto anziani, stranieri e famiglie in difficoltà economica, che si trovano ora in difficoltà nel completare la procedura.

Nei Caf, nelle Acli e negli sportelli di assistenza, le richieste di aiuto si moltiplicano. Gli operatori spiegano che non riescono più a stare dietro alle domande. E come se non bastasse, molti rischiano di rimanere esclusi semplicemente perché non riescono a compilare il modulo in tempo.

L’appello dei consiglieri e delle associazioni

Il consigliere comunale Gianfranco Bettin (Venezia Verde e Progressista) è stato tra i primi a lanciare l’allarme: “Sarebbe una beffa se, dopo anni di attesa e con i problemi causati anche dagli errori dell’amministrazione, molte persone non potessero partecipare per mancanza di tempo o aiuto.”

Bettin ha chiesto ufficialmente al Comune di prorogare i termini del bando, così da permettere a tutti di accedere al servizio di assistenza e presentare la domanda senza fretta. Per ora, però, dal sindaco non è arrivata alcuna risposta.

Anche la Rete Solidale per la Casa, che raccoglie diverse realtà attive sul territorio, ha rilanciato l’appello. La portavoce Susanna Polloni spiega che in questi giorni agli sportelli arrivano tantissime persone che chiedono aiuto: “Molti stranieri non hanno strumenti informatici o non sanno come usarli, e non trovano posto nei Caf. Il Comune non può ignorare queste difficoltà: è ingiusto che chi è più fragile venga penalizzato solo perché non sa usare un computer.”

Secondo l’informativa pubblicata, la società Insula offre assistenza alla compilazione solo per chi ha più di 67 anni o ha una disabilità grave, e comunque previo appuntamento. Ma per Polloni questa misura è insufficiente: “Ci sono molte altre persone in difficoltà che restano escluse. Chiediamo che l’aiuto venga esteso a tutti e che il termine del bando venga spostato oltre il 15 ottobre.”

Mancano pochi giorni alla scadenza e la sensazione diffusa è che molte domande rischino di non arrivare in tempo. Per questo, le richieste di proroga si moltiplicano. Basterebbe qualche settimana in più per permettere a chi non ha familiarità con la tecnologia di ottenere un aiuto e partecipare a pari condizioni.

Il messaggio delle associazioni rimane che il diritto alla casa è un diritto di tutti e non può essere ostacolato in alcun modo.

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Last modified: Ottobre 11, 2025
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