Venezia (giovedì, 15 maggio 2025) — Il concorso nazionale per l’abilitazione delle guide turistiche, indetto dal Ministero del Turismo, è stato sospeso a seguito di un ricorso presentato al TAR del Lazio dall’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT). L’associazione contesta il Decreto Ministeriale n. 88/2024 e il relativo bando, ritenendoli una “finta riforma” che non tutela adeguatamente la professione e i fruitori del servizio, ma piuttosto una liberalizzazione mascherata.
di Beatrice Giordo
La sospensione ha suscitato preoccupazione tra le principali associazioni di categoria, ConfGuide e Federagit, che temono un blocco prolungato delle procedure di esame e l’incertezza normativa nel settore. Le due organizzazioni sottolineano che il percorso per arrivare a una norma nazionale che regolamenti finalmente la professione è stato lungo 12 anni e che la sospensione potrebbe danneggiare le 29.000 aspiranti guide che stanno affrontando costi e aspettative per iniziare una nuova professione.
ANGT, dal canto suo, difende la decisione di ricorrere al TAR, affermando di aver sempre evidenziato le criticità della riforma e di aver partecipato attivamente a ogni incontro propedeutico alla stesura della legge e del decreto ministeriale.L’associazione ritiene che la riforma non tuteli adeguatamente la professione di guida turistica e non garantisca una prestazione professionale all’altezza dell’importanza del patrimonio culturale italiano.
La situazione attuale evidenzia le profonde divisioni all’interno del settore delle guide turistiche. Mentre alcune associazioni chiedono il ritiro del ricorso e l’apertura di un dialogo con il Ministero per trovare soluzioni migliorative, altre ritengono necessario un intervento più deciso per garantire una riforma che valorizzi realmente la professione. Nel frattempo, migliaia di candidati restano in attesa di conoscere il proprio futuro professionale.
Last modified: Maggio 15, 2025
