Venezia (venerdì, 21 marzo 2025) — Negli Stati Uniti, un’epidemia di influenza aviaria ha decimato milioni di galline, causando una grave carenza di uova e un conseguente aumento dei prezzi. Il governo americano sta cercando soluzioni rapide per fronteggiare l’emergenza e ha rivolto un appello a diversi Paesi, tra cui l’Italia, chiedendo un incremento delle esportazioni di uova e prodotti derivati.
di Beatrice Giordo
Il Veneto, tra le principali regioni italiane nella produzione avicola, è stato individuato come possibile fornitore strategico. Le aziende venete del settore, già abituate all’export, stanno valutando le richieste americane, sebbene vi siano vincoli legati alle normative sanitarie e ai costi logistici. L’aumento della domanda potrebbe portare benefici economici, ma anche sollevare timori su possibili ripercussioni sul mercato interno.
Coldiretti ha sottolineato come l’eventuale incremento delle esportazioni debba avvenire senza compromettere la disponibilità e i prezzi per i consumatori italiani. Nel frattempo, il governo italiano e gli enti di settore stanno valutando le possibilità di supportare l’export senza squilibrare il mercato nazionale.
Mentre gli Stati Uniti cercano soluzioni per ripristinare la produzione interna, il ruolo del Veneto nel mercato internazionale delle uova potrebbe rafforzarsi. La situazione resta in evoluzione, con trattative in corso per definire gli accordi commerciali che potrebbero coinvolgere il settore avicolo italiano nei prossimi mesi.
Last modified: Marzo 21, 2025