Venezia (sabato, 4 ottobre 2025) – Alla Fenice di Venezia oltre l’orchestra, sono anche gli abbonati, a far sentire la propria voce contro la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale.
Di Maria Laura Melis
L’appello degli abbonati
Stavolta a muoversi sono gli abbonati, cuore pulsante della sala, spettatori fedeli di stagioni liriche e sinfoniche che spesso attraversano decenni di consuetudine e di memoria condivisa.
In una lettera aperta indirizzata al sovrintendente Nicola Colabianchi, al presidente della Fondazione Luigi Brugnaro e al Consiglio di indirizzo, circa 140 sottoscrittori – tra titolari di abbonamenti, palchi e famiglie intere – hanno espresso stupore e preoccupazione per la decisione.
Il testo, diffuso il 4 ottobre, riprende e rafforza i toni già usati dai professori e dalle professoresse d’orchestra lo scorso 25 settembre, quando anche i musicisti avevano chiesto la revoca dell’incarico. Gli abbonati sottolineano come la direzione musicale del Teatro sia un ruolo che “richiede competenza ed esperienza, ricoperto in passato da figure di indiscusso valore e capacità”.
Ma la critica non si ferma alla valutazione artistica. La lettera rivendica una dimensione civile e culturale del Teatro, patrimonio non solo dei professionisti che vi lavorano ma anche del pubblico che lo sostiene da anni. E annuncia una forma di protesta concreta: “dichiariamo fin d’ora la nostra intenzione di non rinnovare l’abbonamento qualora l’incarico diventasse esecutivo”.
Un segnale che va oltre la polemica interna. La Fenice è da sempre specchio della città: se gli orchestrali hanno acceso il dibattito con la loro presa di posizione, ora il malcontento del pubblico allunga l’ombra di una frattura più profonda.
La raccolta firme prosegue tramite passaparola e all’indirizzo letteraabbonatifenice@gmail.com.
Last modified: Ottobre 4, 2025


