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Il Veneto spende milioni di euro l’anno a causa della superstizione: razionali ma non troppo

Scaramanzia

Venezia (giovedì, 16 ottobre 2025) – Sarà pure la terra della ragione, ma anche in Veneto ogni tanto qualcuno tocca ferro. Secondo l’Indice di Superstizione Regionale 2025 pubblicato da Casinos.com, la regione si piazza al diciassettesimo posto in Italia per credenze e scaramanzie, con un punteggio di 44 su 100. Insomma, più razionali del Sud, ma non del tutto immuni al malocchio.

di Maria Laura Melis

Scaramanzia? Non è solo del sud

Il dato sorprendente però è un altro. Secondo il Report Antiplagio 2025 dell’Osservatorio Antiplagio, tra Venezia, Verona e Padova si contano circa 500 veggenti che, ogni anno, ricevono 35.000 clienti per un giro d’affari stimato in 18 milioni di euro. Un mercato silenzioso ma vivo, che resiste anche nell’epoca dei social e dell’intelligenza artificiale.

«Il Veneto è il simbolo dell’Italia che pensa prima di credere, ma che non rinuncia del tutto ai suoi piccoli riti», commenta Daniele Alfieri, analista di Casinos.com. E in effetti basta guardarsi attorno, perché tra un cornetto rosso appeso allo specchietto e una schedina giocata “per scaramanzia”, la fortuna resta un pensiero fisso — ma discreto.

Le ricerche online lo confermano. I veneti non si lasciano travolgere da stregonerie e amuleti. I termini più digitati su Google sono “oroscopo” (71/100) e “venerdì 17” (69/100), segno di curiosità più che di fede cieca nel destino. Molto meno interesse, invece, per “malocchio” (35/100) e “portafortuna” (47/100), tra i più bassi d’Italia.

In pratica: si guarda l’oroscopo al mattino, ma poi si va a lavorare.

La classifica nazionale disegna una mappa quasi antropologica del Paese. Nello stivale, in cima c’è la Campania (81,9/100), seguita da Lazio (71,2) e Lombardia (68,8), dove la superstizione resiste anche sotto i grattacieli. In coda, invece, le regioni alpine: Friuli-Venezia Giulia (41,6), Valle d’Aosta (34,6) e Trentino-Alto Adige (24,9), patria del pragmatismo e della montagna che non crede al fato. Per quanto riguarda le isole, la Sicilia si guadagna il quarto posto, mentre la Sardegna, l’undicesimo.

Il Veneto si trova dunque nel mezzo. Pare che nella regioni regni il giusto equilibrio tra logica e leggenda, tra industria e intuizione, tra il lavoro e la “botta de ****” che non guasta mai.

superstizione
Parte della classifica di Casinos.com

Per la classifica completa clicca qui.

Superstizione 4.0

L’indice di Casinos.com è stato costruito incrociando i dati del Report Antiplagio 2025 con le tendenze di ricerca su Google negli ultimi cinque anni, attribuendo un peso diverso a ciascun indicatore . Dai veggenti (30%) all’oroscopo (20%), passando per “malocchio”, “portafortuna” e “venerdì 17”.

Quello che ne risulta è un ritratto curioso dell’Italia che crede (o finge di non credere) alla sorte. E il Veneto, tra un caffè, uno spritz e un gratta e vinci, continua a muoversi su quel sottile confine dove la ragione incontra il rito.

Dopotutto, come diceva un vecchio luogo comune veneziano: “Far el segno della croxe no costa gnente.”

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Last modified: Ottobre 16, 2025
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