Il maltempo si abbatte sul Veneto con pesanti piogge, colpendo soprattutto la città di Vicenza, salvata dai bacini di laminazione.
di Gabriele Caruso
In Veneto è emergenza maltempo, ma per ora il territorio tira un sospiro di sollievo. Di fatto, se la pioggia è caduta in abbondanza, comunque i danni causati non sono al momento paragonabili a quelli provocati da disastro del 2010, e dalla tempesta Vaia del 2018.
il presidente Luca Zaia ha fatto partire la richiesta di stato di emergenza, nella prospettiva di un aiuto dallo Stato per il ristoro dei danni, soprattutto pensando a Vicenza, l’area al momento si ritrova sommersa dall’acqua, tanto da interrompere la circolazione dei treni.
«Siamo davanti a un evento meteorologico che va catalogato come grande evento alluvionale – ha detto il governatore del Veneto – ma Vicenza è stata salvata dai bacini di laminazione. Se non c’erano le opere stavamo davanti a un altro disastro. Abbiamo tolto 3 milioni di metri cubi d’acqua. Questa è la strada per tutelare il Paese».
«Abbiamo messo a terra – ha proseguito Zaia – quasi 600 milioni di grandi opere, con un piano complessivo da 2,7 miliardi, ce ne serve almeno uno per i bacini; ne abbiamo progettati 23 in tutto e 13 li abbiamo realizzati. Poi abbiamo altre opere minori ma strategiche, come gli argini sui fiumi, e spendiamo 40 milioni l’anno per la manutenzione».
Last modified: Febbraio 28, 2024