Venezia (martedì, 20 maggio 2025) — Venezia è stata teatro di accese proteste contro il Disegno di Legge Sicurezza, in concomitanza con il Festival delle Regioni. Manifestanti si sono radunati in Campo Sant’Angelo per esprimere il loro dissenso verso un provvedimento ritenuto da molti come una minaccia alle libertà civili. La presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ulteriormente alimentato la tensione, con momenti di confronto acceso tra manifestanti e forze dell’ordine.
di Beatrice Giordo
Il DDL Sicurezza, approvato alla Camera nel settembre 2024, è stato oggetto di critiche da parte di diverse organizzazioni, tra cui sindacati, associazioni studentesche e movimenti per i diritti civili. Le contestazioni si sono intensificate nelle ultime settimane, con manifestazioni in varie città italiane. A Venezia, la protesta ha assunto un significato particolare, data la coincidenza con il Festival delle Regioni, evento che celebra la diversità e l’autonomia territoriale.
Durante il festival, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza della leale collaborazione tra Stato e Regioni, evidenziando come l’autonomia debba essere esercitata nel rispetto della Costituzione. Le sue parole sono state interpretate da molti come un richiamo alla necessità di equilibrio tra sicurezza e diritti fondamentali.
Le proteste a Venezia rappresentano un ulteriore segnale del crescente malcontento verso il DDL Sicurezza. La mobilitazione continua a livello nazionale, con nuove iniziative previste nei prossimi giorni. Il dibattito rimane acceso, con cittadini e istituzioni chiamati a confrontarsi su temi fondamentali per la democrazia e la convivenza civile.
Last modified: Maggio 20, 2025