Venezia (venerdì, 17 ottobre 2025) – C’è un’isola nella laguna che non smette di parlare, anche quando il silenzio sembra averla avvolta per secoli. È San Servolo, piccolo frammento di terra tra Venezia e il Lido, che mercoledì 22 ottobre alle 16 tornerà a far sentire la propria voce al Centro Culturale Candiani grazie alla storica e scrittrice Nelli-Elena Vanzan Marchini.
di Maria Laura Melis
La conferenza, dal titolo “Isola di San Servolo. Trame veneziane, allegre monache e matti da legare”, fa parte del nuovo anno accademico 2025-2026 dell’Università del Tempo Libero Città di Mestre.
Più che una lezione, sarà un viaggio nel tempo. Vanzan Marchini intreccerà documenti, aneddoti e ritratti di vita per svelare come quest’isola, oggi sede di istituzioni culturali e di studi internazionali, sia stata nel corso dei secoli un microcosmo delle contraddizioni veneziane: la fede e la follia, la clausura e la libertà, il potere e la cura.
Un’isola piena di storia
San Servolo nacque come rifugio di monaci benedettini alle origini della Serenissima, si trasformò in monastero femminile tra i più vivaci della laguna, dove le “allegre monache” intrecciavano devozione e mondanità, e divenne poi, nei secoli moderni, ospedale psichiatrico. Ogni epoca vi ha lasciato un’eco: la preghiera, la risata, il grido.
Nel racconto di Vanzan Marchini, la piccola isola si fa specchio della storia morale e politica di Venezia e del Mediterraneo. Un luogo che ricorda come la città, sospesa sull’acqua, sia sempre stata anche sospesa tra realtà e visione.
E forse è proprio questo il messaggio nascosto che la conferenza promette di restituire: che ogni isola, come ogni storia, ha più di una voce. Basta saperla ascoltare.
Credit: foto di Didier Descouens
Last modified: Ottobre 17, 2025


