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Sentenza definitiva per l’omicidio di Jack la città chiede giustizia

Venezia (martedì, 8 luglio 2025) — La Corte d’Assise di Venezia ha condannato oggi all’ergastolo Serghei Merjievschii, 38enne originario della Moldavia, riconosciuto colpevole di avere ucciso Giacomo “Jack” Gobbato, 26enne di Mestre, durante un tentativo di rapina la notte del 20 settembre 2024 in Corso del Popolo. Gobbato era intervenuto con un amico per bloccare un aggressore che stava rapinando una donna: il fendente mortale al cuore gli è stato fatale.

di Beatrice Giordo

La Corte ha confermato l’impianto accusatorio avanzato dal pm Federica Baccaglini: omicidio volontario aggravato, due rapine e lesioni all’amico di Jack, Sebastiano Bergamaschi, rimasto ferito. L’accusa ha sottolineato la freddezza e la compostezza dell’imputato: la violenza è stata deliberata e finalizzata a coprire la rapina appena commessa.

La difesa, guidata dall’avvocatessa Gabriella Zampieri, aveva chiesto il riconoscimento dell’omicidio preterintenzionale, sostenendo che l’uomo non avesse voluto uccidere ma solo liberarsi dalla presa e recuperare denaro per acquistare droga. La Corte, respingendo questa lettura, ha ribadito la gravità dell’azione, respingendo la tesi del gesto accidentale in un contesto caotico.

La morte di “Jack” aveva suscitato forte commozione: migliaia di persone hanno partecipato a un corteo a Mestre per onorarne la memoria, lanciando lo slogan «Riprendiamoci la città». Il suo impegno in ambito sociale e culturale – attivista, musicista e parte del collettivo Venezia Hardcore – ha lasciato un segno profondo nella comunità lagunare. L’esito della sentenza rappresenta per molti un momento di verità e giustizia, ma anche un monito sulle conseguenze della violenza gratuita.

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Last modified: Luglio 8, 2025
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