Venezia – L’ora solare torna fra noi. Questa notte si recupera quell’ora di sonno che molti aspettano: le lancette torneranno indietro, facendo ricomparire le mattine più chiare e i pomeriggi che si accorciano.
di Maria Laura Melis
L’ora solare è tornata
Il ritorno all’ora solare apre però una serie di effetti concreti sulla vita quotidiana, non solo il piacere di dormire più a lungo, ma anche piccoli aggiustamenti per l’organismo e per la routine sociale ed economica.
Per il corpo il cambiamento è spesso sottile ma reale. Il passaggio da un ritmo di luce diverso può sbilanciare temporaneamente il ciclo sonno-veglia. Infatti, alcune persone avvertono insonnia lieve, ridotta concentrazione o risvegli notturni nei giorni successivi, altre invece trovano beneficio nel riallineamento alla luce mattutina. L’impatto non è uniforme. Fattori come età, abitudini e sensibilità personale fanno la differenza. In termini generali, il sonno regolare è un fattore protettivo per il cuore e il metabolismo, mentre l’irregolarità del riposo è associata, in studi osservazionali, a un aumento di rischio per disturbi metabolici e cardiovascolari.
Sul piano sociale ed economico, il dibattito resta acceso. Chi favoreggia l’ora legale tutto l’anno mette in primo piano potenziali risparmi energetici e un maggiore tempo di luce utile per attività pomeridiane e produttività. Chi preferisce il doppio cambio stagionale sottolinea invece il vantaggio di mattine più luminose per la sicurezza stradale e per chi deve uscire presto.
In assenza di un consenso netto, molti paesi continuano a oscillare tra pratiche diverse, mentre per i singoli cittadini il consiglio pratico è semplice e applicabile subito. Sarebbe ideale prepararsi alla variazione anticipando o ritardando di 15–20 minuti l’ora in cui andare a dormire nei due giorni precedenti, mantenere routine costanti al risveglio (luce naturale, colazione regolare) e limitare schermi prima di dormire.
Last modified: Ottobre 25, 2025


