Venezia (mercoledì, 28 maggio 2025) — Il centro storico di Venezia è nuovamente al centro delle polemiche a causa dei cosiddetti “bacaro tour”, percorsi enogastronomici che, secondo molti residenti e commercianti, stanno trasformando la città in un parco giochi per turisti. Il Comitato “Danni da Movida” ha recentemente organizzato una raccolta firme per denunciare gli effetti negativi di queste attività, ottenendo oltre 300 adesioni in sole due ore. Le proteste si concentrano su schiamazzi notturni, degrado urbano e comportamenti irrispettosi che minano la vivibilità del centro storico.
di Beatrice Giordo
I bacaro tour, inizialmente concepiti come esperienze autentiche per scoprire la tradizione culinaria veneziana attraverso i tipici “bacari”, si sono evoluti in eventi di massa spesso associati a festeggiamenti rumorosi e comportamenti sopra le righe. Molti ristoratori, come Tommaso Sichero, vicepresidente dell’Aepe, lamentano l’impatto negativo di questi gruppi sui loro locali, sottolineando la difficoltà nel gestire clienti alterati e la mancanza di controlli adeguati.
Anche Angelo Zamprotta, vicepresidente di Confesercenti metropolitana, ha espresso preoccupazione per la situazione, evidenziando come la mancanza di regolamentazioni chiare e l’assenza di controlli efficaci stiano contribuendo al deterioramento dell’immagine della città. Secondo Zamprotta, molti esercenti si sentono costretti ad accettare questi gruppi per non perdere clientela, nonostante le conseguenze negative.
Il Comitato “Danni da Movida” continua a promuovere iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’urgenza di intervenire. Attraverso il sito ufficiale, il comitato invita i cittadini a partecipare attivamente alle raccolte firme e a segnalare episodi di degrado. L’obiettivo è quello di preservare l’identità culturale di Venezia e garantire una convivenza armoniosa tra residenti e visitatori.
Last modified: Maggio 28, 2025