Venezia (venerdì, 17 ottobre 2025) – Venezia sceglie il riuso invece del consumo di suolo. La Giunta comunale ha approvato definitivamente la Variante n. 117 al Piano degli Interventi, un passaggio chiave per il recupero degli edifici rurali non più utilizzati nelle zone agricole della Terraferma.
di Maria Laura Melis
La Variante: da dove nasce, i progetti e gli obiettivi
Dietro le parole tecniche c’è un’idea semplice ma ambiziosa. Quale? Trasformare vecchi fabbricati agricoli in nuove abitazioni stabili, senza costruire nuovi volumi e rispettando l’identità del paesaggio.
La Variante, nata dal Bando Riuso n. 1, mette nero su bianco le regole per ridare funzione e bellezza a questi immobili dimenticati. Sono arrivate 22 manifestazioni di interesse da parte dei proprietari. Fra questi, 20 progetti sono risultati idonei e saranno inseriti nel piano urbanistico con specifiche “schede di riuso”, una per ciascun edificio.
Gli interventi dovranno rispettare criteri stringenti. Potranno riguardare solo fabbricati legittimi o legittimati, raggiungere la classe energetica A, essere collegati a rete e viabilità. E soprattutto avere uso residenziale stabile. Niente B&B, affitti brevi o strutture turistiche.
L’obiettivo del Comune è sia quello di salvare il patrimonio edilizio rurale, sia quello di migliorare la qualità del territorio, evitando il degrado e lo spopolamento delle campagne periurbane. In altre parole, un modo concreto per unire sostenibilità, rigenerazione e identità locale. Pare proprio che Venezia guardi alla campagna come a un patrimonio da rinnovare con rispetto e intelligenza.
Last modified: Ottobre 17, 2025
