Venezia (venerdì 28 febbraio 2025) — La sicurezza nei cantieri rappresenta una priorità assoluta nel contesto lavorativo, specialmente in settori ad alto rischio come l’edilizia. L’adozione di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale emerge come una strategia fondamentale per ridurre gli incidenti e migliorare la gestione della sicurezza. Durante un recente incontro convocato dal prefetto Darco Pellos, esperti e rappresentanti delle parti sociali hanno discusso le potenzialità dell’innovazione digitale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
di Alice Grieco
L’incontro si è svolto in un contesto di emergenza, segnato dalla recente scomparsa di due lavoratori nel giro di un mese. Il primo incidente ha coinvolto il ventunenne Andrea Canzonieri, deceduto in un cantiere a Sottomarina, mentre il secondo ha visto la morte del trasportatore Alessandro Brunello nel Canal Salso. Questi episodi hanno accelerato il dibattito sulla necessità di strumenti digitali per garantire maggiore sicurezza e prevenzione.
Durante l’incontro, Daniele Giordano, segretario generale della CGIL di Venezia, ha proposto di sperimentare il monitoraggio digitale nei cantieri edili e nelle manutenzioni meccaniche, prendendo spunto dai sistemi già adottati nei cantieri post-terremoto in alcune regioni italiane. L’idea ha ricevuto il supporto di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e Confindustria, con l’obiettivo di definire un’intesa operativa.
Uno degli strumenti chiave proposti è il badge digitale, in grado di raccogliere dati essenziali sui lavoratori, tra cui presenza, posizione, condizioni di salute e attività svolte. Questo dispositivo, integrato con sensori avanzati e software di intelligenza artificiale, permetterebbe un monitoraggio in tempo reale, contribuendo a prevenire incidenti e garantire il rispetto delle normative di sicurezza.
Nonostante il potenziale delle nuove tecnologie, il dibattito ha evidenziato le difficoltà legate alla carenza di personale negli enti preposti ai controlli. L’USL 3 ha segnalato una riduzione del personale tecnico, con soli 14 specialisti operativi a fronte dei 19 previsti. Anche l’Ispettorato del Lavoro soffre un deficit significativo, con appena 17 ispettori disponibili su un organico necessario di 90 unità. Questa situazione limita la capacità di controllo e vigilanza, aumentando il rischio di incidenti.
Per ottimizzare la gestione della sicurezza nei cantieri, si è discusso dell’adozione del Building Information Modeling (BIM), un sistema informatico avanzato che consente di monitorare digitalmente le attività e prevenire i rischi. L’impiego di software specifici per il controllo della sicurezza è considerato essenziale per compensare la carenza di risorse umane e migliorare la prevenzione.
Il 12 marzo, presso la sede della Cassa Edile, l’USL 3 terrà un tavolo tecnico per discutere le tempistiche di attuazione delle nuove misure. Per quanto riguarda i finanziamenti, è stata proposta la partecipazione della Camera di Commercio e il ricorso a fondi europei per sostenere il progetto.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno delle principali sigle sindacali. Dario De Rossi della CISL Venezia ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo tra imprese, datori di lavoro e operai per ridurre gli incidenti. Giuliano Gargano della UIL Veneto ha evidenziato l’urgenza di attuare il nuovo “Piano per la Salute e Sicurezza sul Lavoro” regionale, con l’obiettivo finale di azzerare le morti sul lavoro.
Tag: innovazione digitale, marco pellos, prospettive, sicurezza nei cantieri, strategie Last modified: Febbraio 28, 2025