Venezia (martedì, 8 luglio 2025) — Intorno alle 12 di lunedì in via Piave a Mestre, una ragazza di 21 anni ha denunciato alla Polizia Locale di essere stata appena derubata del cellulare all’interno di un negozio specializzato. La reazione degli agenti è stata immediata: grazie anche al sistema di videosorveglianza comunale, il sospettato è stato identificato e rintracciato in poco più di un’ora nei pressi di via Cappuccina, dopo essersi cambiato abito e tagliato i capelli in un barbiere di zona.
di Beatrice Giordo
Durante il fermo, il telefono è stato recuperato: era stato abbandonato vicino a una siepe ed è stato immediatamente restituito alla proprietaria. L’uomo, con precedenti analoghi, è stato denunciato per furto e porto abusivo di coltello, segnalato durante il controllo operativo.
L’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce ha elogiato il lavoro della Polizia Locale, evidenziando l’importanza del presidio del territorio e della videosorveglianza per garantire legalità. “La capacità di intervenire presto ha permesso di restituire il cellulare alla vittima e di assicurare il sospettato alla giustizia” ha commentato, sottolineando la professionalità dimostrata.
L’episodio dimostra come tecnologia, coordinamento e reattività possano fare la differenza anche in casi di microcriminalità: un messaggio chiaro che Mestre intende presidiare ogni angolo urbano, proteggendo i cittadini – soprattutto i giovani – e intervenendo rapidamente per mantenere sicuri quartieri come quello di via Piave, oggi purtroppo teatro frequente di borseggi e scippi.
Last modified: Luglio 8, 2025
