Venezia (sabato, 7 giugno 2025) — Una vasta operazione di controllo ambientale ha portato alla luce una gestione illecita di rifiuti pericolosi all’interno di un’azienda agricola di Favaro Veneto. Il 29 maggio scorso il Nucleo Ambientale della Polizia Locale, su segnalazione del NAS e del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 3 Serenissima, ha condotto un sopralluogo presso l’azienda, scoprendo cumuli di materiali pericolosi abbandonati in più aree del sito.
di Beatrice Giordo
Durante l’ispezione sono stati rinvenuti scarti elettronici, apparecchiature varie, metalli ferrosi e plastici, pneumatici e imballaggi. La vegetazione fitta aveva reso difficile quantificare l’estensione del deposito, indice di un’attività protratta nel tempo. La presenza dei rifiuti direttamente sul suolo, vicina ai campi coltivati, ha reso evidente la loro pericolosità per l’ambiente e la salute pubblica.
Davanti all’evidenza dei fatti, le autorità hanno disposto il sequestro dell’intera area. Il titolare dell’azienda agricola è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti pericolosi ai sensi dell’art. 192 del D.Lgs. 152/2006, con l’aggravante del deposito incontrollato. Sono inoltre previste sanzioni amministrative a carico dell’azienda da parte dei NAS e dell’Ulss 3 Serenissima.
L’operazione testimonia l’efficacia della cooperazione sinergica tra enti locali, sanità pubblica e forze dell’ordine. Come sottolineato dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Venezia Elisabetta Pesce, è fondamentale mantenere alta la guardia sui reati ambientali. Il sequestro non soltanto tutela i territori e le falde acquifere della terraferma veneziana, ma lancia un messaggio chiaro: ogni abuso ambientale sarà perseguito con rigore e tempestività
Last modified: Giugno 7, 2025
