Jesolo (mercoledì, 11 giugno 2025) — Sabato 31 maggio, intorno alle 19:30, un diciassettenne di origine senegalese residente a Motta di Livenza ha compiuto un tuffo di testa da un pontile di Piazza Mazzini a Jesolo, ignorando i divieti ben segnalati. L’impatto su un fondale troppo basso è stato violentissimo: il giovane ha sbattuto la testa e, riaffiorando, ha subito perso sensibilità agli arti inferiori, facendo scattare l’allarme tra amici e bagnini.
di Beatrice Giordo
La pronta risposta dei soccorsi è stata decisiva. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza del Suem jesolano e un elisoccorso, coordinati dalla Guardia Costiera. Il ragazzo è stato elitrasportato all’ospedale “Angelo” di Mestre e trasferito in reparto di neurochirurgia, dove è stato sottoposto a intervento d’urgenza durante la notte. La prognosi resta riservata, con il rischio concreto di lesioni spinali permanenti.
L’episodio torna a far discutere circa la sicurezza lungo il litorale, dove i pontili – strutture previste per la difesa costiera – continuano a causare incidenti difficili da prevenire. L’associazione bagnini ha chiesto al Comune di rafforzare la segnaletica e avviare campagne mirate, mentre il consigliere Daniele Bison ha rilanciato l’idea di affiggere immagini forti e messaggi di deterrenza sui pontili, in stile “shock warning” per dissuadere i giovani.
Questo non è il primo caso: già in passato l’amministrazione aveva adottato lo slogan “Il pontile non è un trampolino” per sensibilizzare sul tema. Ma l’assenza di consapevolezza tra i più giovani persiste, e con l’inizio della stagione estiva il rischio di incidenti simili resta elevato. L’appello è a combinare cartelli visibili, campagne educative e controlli costanti, per evitare che un gesto da bravata si trasformi in tragedia.
Last modified: Giugno 12, 2025