Venezia (lunedì, 19 maggio 2025) — Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal “Comitato per il ritorno di Piazza San Marco alla città di Venezia” contro il divieto di manifestazione imposto nel novembre 2019. La sentenza, pubblicata il 29 aprile 2025, è stata resa nota il 19 maggio, segnando un punto fermo nella controversia legale tra il comitato e le autorità competenti.
di Beatrice Giordo
Il comitato aveva contestato il divieto di manifestare in Piazza San Marco, sostenendo che tale restrizione violasse i diritti di espressione e di assemblea dei cittadini. Tuttavia, il Tar ha ritenuto il ricorso inammissibile, non entrando nel merito delle motivazioni addotte. La decisione del tribunale ha suscitato reazioni contrastanti, con il comitato che ha espresso la propria delusione ma anche la determinazione a proseguire nella propria battaglia civica.
“Non ci fermiamo”, ha dichiarato il comitato in una nota, annunciando l’intenzione di esplorare ulteriori vie legali per far valere le proprie ragioni. La vicenda ha riacceso il dibattito sull’utilizzo degli spazi pubblici a Venezia, in particolare di Piazza San Marco, simbolo della città e patrimonio dell’umanità. La questione solleva interrogativi sulla gestione del centro storico e sul bilanciamento tra tutela del patrimonio e diritti civili.
Piazza San Marco, cuore pulsante di Venezia, è spesso al centro di discussioni riguardanti l’accesso e l’utilizzo degli spazi pubblici. La sentenza del Tar rappresenta un precedente significativo nella regolamentazione delle manifestazioni in luoghi di alto valore storico e culturale. Resta da vedere quali saranno i prossimi passi del comitato e come le istituzioni risponderanno alle istanze dei cittadini che chiedono maggiore partecipazione nella gestione degli spazi urbani.
Last modified: Maggio 19, 2025