Venezia (lunedì, 26 maggio 2025) — Si sono conclusi gli scavi archeologici in Piazza San Marco a Venezia, riportando alla luce importanti testimonianze del passato della città. Tra le scoperte più rilevanti, i resti dell’antica chiesa di San Geminiano, demolita nel 1807 per far spazio all’Ala Napoleonica. Questi ritrovamenti offrono una nuova prospettiva sulla storia architettonica e religiosa della Serenissima.
di Beatrice Giordo
Gli scavi, iniziati nel gennaio 2024, hanno permesso di individuare non solo le fondamenta della chiesa, ma anche una struttura quadrangolare in mattoni con fondamenta profonde 1,7 metri, risalente al periodo altomedievale. Questi elementi confermano l’importanza dell’area come centro religioso e sociale sin dai primi secoli della storia veneziana.
La chiesa di San Geminiano, originariamente situata al centro della piazza, fu successivamente ricostruita e spostata all’estremità occidentale, con la facciata rivolta verso la basilica di San Marco. Il progetto fu affidato a Jacopo Sansovino nel XVI secolo, conferendo all’edificio un’importanza architettonica significativa. La sua demolizione, voluta da Napoleone, segnò una perdita notevole per il patrimonio artistico veneziano.
Con la chiusura degli scavi, Piazza San Marco si prepara a restituire alla cittadinanza e ai turisti uno spazio rinnovato, arricchito da una maggiore consapevolezza del suo valore storico. Le scoperte effettuate saranno oggetto di studi approfonditi e contribuiranno a valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale di Venezia.
Last modified: Maggio 26, 2025